Sai davvero come distinguere la tua impresa dai competitor ed essere rilevante agli occhi dei tuoi clienti e potenziali? Se la risposta è “non del tutto”, c’è una parola che può fare la differenza: posizionamento. Il brand positioning ti aiuta a posizionare il brand della tua impresa nella testa di chi vuoi raggiungere, in una posizione ben specifica e quanto più predominante.
Brand positioning, cos’è?
Ci sono molte teorie sul Brand Positioning ma, come dice Kotler, figura di riferimento mondiale nel panorama del marketing, una cosa è appurata. La P di positioning dovrebbe precedere le 4 P del marketing e affermarsi come una strategia fondamentale da applicare al proprio business per distinguersi e crescere. Siamo in un contesto di surplus economy dove l’offerta supera la domanda e la concorrenza si fa sempre più spietata. Anche i consumatori sono confusi e non sanno chi scegliere e a chi affidarsi per fare un acquisto. In questa situazione, posizionarsi come brand predominante nelle mente delle persone è una scelta vincete. Infatti il Brand positioning non è un’attività strategica che puoi svolgere all’interno della tua azienda, ma si sviluppa dentro un luogo che condiziona quello che fa e dice il tuo cliente o potenziale, cioè nella sua mente. Il brand positioning non è altro che il modo in cui differenzi la tua azienda o il tuo prodotto nella mente del cliente e la pubblicità amplifica, con un messaggio chiaro, la tua idea differenziante.
Brand Positioning, le tre idee differenzianti chiave
Dopo aver studiato a fondo la concorrenza, dovresti soffermarti su ciò che rende diverso il brand della tua impresa dagli altri e sull’idea differenziante chiave che potrebbe distinguerlo nella mente dei tuoi potenziali clienti. Secondo Marco De Veglia, padre del Brand Positioning italiano, ci sono tre idee differenzianti chiave.
- Lo specialista: secondo la strategia del brand positioning, un brand specialista di solito batte uno generalista. La mente dei clienti, infatti, rifugge la confusione e ama la semplicità. Ragiona in questo modo: “se l’impresa è specialista, significa che ha dedicato tempo e risorse solo a quella attività e quindi sarà più esperta in quell’attività di un’impresa che deve dividere tempo e risorse su molteplici fronti.” Prova a chiederti se la tua azienda può assumere il ruolo di brand specialista.
- Essere il numero uno: altra idea differenziante alternativa del brand positioning è essere, all’interno di una nicchia di mercato, il numero uno. Si possono considerare tanti fattori: come numero di clienti, numero di anni sul mercato, se la tua impresa è stata la prima in Italia a lanciare un certo tipo di innovazione. Anche se questa idea differenziante per alcuni è superata, è utile chiedersi: posso essere il brand numero uno nel mio settore secondo un qualche parametro?
- L’ingrediente magico. Questa ultima idea differenziante del Brand Positioning può essere usata da sola o insieme a un’altra delle idee differenzianti che abbiamo citato in precedenza. Il concetto piace perché stimola fantasia e creatività. Come per es. Geox, con “la scarpa che respira” o il tonno “pinne gialle” di Rio Mare. L’ingrediente magico, che dovrebbe essere comunicato in modo emotivo e impattante, non per forza dev’essere un ingrediente ma può anche essere un metodo produttivo. In questo caso prova a domandarti: può la mia azienda distinguersi per un ingrediente magico?
Testa la tua idea differenziante
Affinché tu possa attuare una strategia di Brand Positioning efficace, devi testare la tua idea differenziante. Sempre secondo Marco De Veglia, ci sono due modalità:
- Il test del contrario: “un politico onesto”, non è vincente. Perché nella comunicazione dei tuoi avversari nessun altro si definirà come politico disonesto. Prova a chiederti: chi afferma il contrario di questa idea differenziante?
- Il test dei limiti: nella tua strategia di brand positioning devi tener in considerazione che un brand non può essere troppe cose diverse. Questo perché la mente del tuo potenziale cliente farebbe fatica a riconoscerlo. Il brand della tua impresa non può fare x, y, z. Comunicare i suoi limiti non è segno di debolezza ma un modo per essere più credibili. Quindi prova a chiederti: quali sono i limiti di questa idea differenziante?
Le teorie sul Brand Positioning sono tante e variegate, qui ho voluto solo condividere alcuni spunti che forse potranno esserti utili. Sei interessato ad approfondire? Contattami.